Sono nata nel 1970, nel bel mezzo della Giunta greca (1967-1974). Tutti e due i miei genitori facevano dentro e fuori dai commissariati di polizia per gli interrogatori, il nostro appartamento veniva messo a soqquadro alla ricerca di volantini e altro materiale contro il regime.
Durante la mia infanzia la mia famiglia e la società lottarono strenuamente per riportare la nostra nazione ad una costituzione democratica. Ho imparato che la democrazia non può essere data per scontata e ho preso parte con piacere ai movimenti sociali degli anni ‘80 nel mio paese.
Mentre lasciavo la Grecia per la Gran Bretagna sotto la nuova legge sulla libertà di movimento nell’Unione Europea, stavo vivendo il sogno di un’Europa democratica e in pace. O almeno così pensavo.
In pace per me, ma che dire delle guerre come quella in Iraq intraprese dalla nostra società democratica? Le rivelazioni di WikiLeaks e l’arresto di Julian Assange sono stati un campanello d’allarme che mi ha spinto ad agire a difesa di un uomo di incredibile coraggio e di un’organizzazione che prometteva una Democrazia più solida e informata. Una Democrazia che può e dovrebbe avere una voce informata nella vita pubblica.